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NOVA   ET   VETERA

pagine scritte e pagine da scrivere

 

monslucianobaronio

a cura di Mons. Luciano Baronio
assistente spirituale
febbraio 2017

Presentazione

La titolazione prende ispirazione dalla parola di Gesù: “Il regno dei cieli é simile al padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche”, (Matteo, 13,52).  Che hanno provocato un movimento spirituale e di pensiero, particolarmente illuminante, per il criterio e la logica che suggeriscono. Di esse, il sito, intende estenderne la eco. Gioiosa e feconda.Cambiare posizione e metterrsi in movimento, laddove lo indica la Parola di Dio
 I destinatari – Il sito intende rivolgersi, in primo luogo, agli studenti dell’Università Cattolica, sede di Piacenza, su temi,riflessioni, notizie e dia loghi che riguardano la spiritualità, intesa in senso ampio, come risposta alle esigenze attinenti alla sfera dell’ interiorità e a quella dimensione umana non riconducibile ai bisogni materiali – soddisfatti i quali – resta un grande vuoto che domanda si essere riempito di senso. E’ lo spazio costituito dalla intelligenza in cerca di risposte ai grandi interrogativi di sempre, riguardanti il senso della vita, la sua bellezza e i suoi valori, il destino che ci tocca, come persone umane, il valore del tempo e dell’eternità. Domande di tutti i tempi, ineludibili, che ritornano implacabilmente, anche quando, per difendersi da esse, vengono rimosse.
“Iuvat integros accedere fontes atque haurire, iuvatque novos decerpere flores” , come suggerisce Lucrezio quando scrive: ” Giova accedere e attingere a sorgenti intatte, cui dissetarsi e a fiori freschi da cogliere”.
Donde il titolo “Nova et vetera” che indica le direzioni della ricerca,  che non si limita al presente, ma si svolge anche al passato, per scavarne, senza posa,  i tesori nascosti della saggezza e della scienza.
Et Vetera – Per meglio capire e per meglio imparare. Si apre così un orizzonte che ha dell’infinito. Dunque il sito si costruisce, giorno per giorno, attingendo a pagine già scritte, antiche o recenti, da leggere e a pagine da scrivere, scritte così da farsi leggere, per l’energia espositiva e per le parole persuasive, con ritmo colloquiale. Alla sapienza degli antichi e alla elaborazione creativa dell’oggi, spinta e stimolata dai problemi che urgono e dalle aspirazioni che crescono. Incessantemente. Nel singolo e nella società.
Ci sono cose antiche, che hanno il carattere della novità, e cose recenti che sono vecchie! E’ sapienza perciò congiungere passato e presente. Lo insegna il profeta Geremia al suo popolo: “Fermatevi per le strade e guardate. Informatevi circa i sentieri del passato, dove stia la strada buona e prendetela, così troverete pace “ (Geremia 6,16). Per scoprire le tracce e i fili che conducono al presente, estratti dai giacimenti culturali, immensi, attraversando i sotterranei di una tradizione ininterrotta. Fino al disvelamento di ciò che era dimenticato. Diversamente su quali basi  posso costruire il futuro affinché regga all’urto degli imprevisti e delle contrarietà, dalle avversità, inevitabili ? Diversamente resto sospeso nel vuoto.
Come dare un futuro al nostro passato. ” Il confronto con la tradizione del pensiero cristiano e con l’insegnamento della chiesa, capace di interpretare le sfide culturali. Ripensare la tradizione cristiana e trarne inedite ricchezze… onde evitsare letture superficiali, impostazioni improvvisate, luoghi comuni, chiacchiere inconcludenti ” (Mons. Mario Delpini, inaugurazione anno accademico, Milano 8 novembre 2017).
Basilio di Cesarea, nel suo “Discorso ai giovani” suggeriva di studiare i classici, perché “ne avrebbero tratto profitto per l’anima” “La Bibbia non é  solo un libro che conduce verso il mistero di Dio, ma anche verso i compiti dell’uomo”. Il monoteismo é un umanesimo” (Emmanuel Levinas, in “Difficile libertà”, Jaca Book).
E’ necessario per costruire il futuro, conoscere il passato che costituisce le radici dell’albero. E’ la ragione della utilità di mettere traccia di ciò che si vive al presente, onde avere un “repertorio” che raccoglie ogni “frammento” perchè non vada perduto.

NOVA –
Nel contempo abbiamo bisogno di idee nuove per muoverci in avanti e per aprirci ad un futuro migliore, anche perchè i contesti culturali e i profili professionali evolvono con una rapidità tale da rendere necessaria una formazione continua. Serve perciò una conoscenza innovativa e propositiva insieme. Anche se al momento le idee non sembrano abbastanza forti per trarci fuori alla crisi attuale.
Superando, d’altra parte, l’obiezione di chi si annoia a sentire cose già conosciute, per una ripetitività che non si sopporta, ignorando che i vocaboli e le affermazioni hanno una profondità straordinaria, come la scienza del linguaggio insegna. Questo vale, a maggior ragione, quando si ascolta la Parola di Dio che rivela gli eventi della salvezza, che ci riguardano qui e ora. Rinnovandone i frutti in chi l’accoglie con fede. Fondamentale, in merito, il criterio cui si ispirava S.Agostino, rispondendo ai suoi: “Non nova sed noviter” ! Il che significa che la parola di Dio svela, ogni volta, ad ognuno, significati sempre nuovi. Essendo di sua natura inesauribile, “Scriptura crescit cum legente”, come afferma S.Gregorio Magno. Ciò, di conseguenza, impegna, soprattutto chi la annuncia, ad una lettura assidua e ad una spiegazione, che apra la mente e il cuore di coloro che la ricevono, che solo la preghiera e lo studio rendono possibili.
Ha infine una finalità documentativa perché non vadano perse la memoria e le tracce.


Per aspera ad astra!
Ubi fides ibi libertas! Initium libertatis!